Roghi di rifiuti d’ogni genere e cittadini costretti a respirare i fumi tossici sprigionati dagli incendi. E’ quanto accade, quasi a scadenza fissa, in via San Benedetto nella zona di Ponte Persica. Il paradosso è che l’area dove avvengono gli sversamenti abusivi di ogni genere di rifiuto è quella che dovrebbe rappresentare il simbolo del disinquinamento: la zona del collettore di Gragnano, un cantiere abbandonato. L’intera area s’è trasformata in una discarica a cielo aperto: pezzi d’auto da rottamare, elettrodomestici, buste e cartoni, umido e indifferenziato, barattoli e non manca qualche lastra d’amianto.
All’inciviltà di chi sversa rifiuti in maniera indiscriminata e senza alcun rispetto della legge e dell’ambiente, s’aggiunge quella di chi poi appicca il fuoco. I roghi di rifiuti sono frequenti e il materiale bruciato rende l’aria irrespirabile, oltre che ovviamente dannosa per la salute dei cittadini, di chi passa e di chi abita in zona. Proprio i residenti del quartiere sono esasperati. Più volte hanno fatto segnalazioni di sversamenti illeciti di rifiuti e di roghi che sprigionano nell’aria qualsiasi tipo. Un vero e proprio attentato alla salute. Nonostante tutto, però, il fenomeno dello sversamento fuorilegge di materiale di ogni genere non s’è arrestato, così come gli incendi. Un vero e proprio dramma nella periferia al confine tra Castellammare di Stabia e Pompei, favorito dallo stato d’abbandono del cantiere del collettore di Gragnano che dovrebbe contribuire a risolvere il problema dell’inquinamento del mare.
“Il Terziere – Comitato di quartiere colline di Stabiae” è il nome dell’associazione che grazie ai suoi volontari ha ripulito diverse zone della città: dal viale delle Terme ormai abbandonato ad uno stato di degrado, fino alle Nuove Terme di Stabia. Armati di tagliaerba e guanti per raccogliere i sacchetti di immondizia, il gruppo di volontariato ha lanciato un messaggio ai cittadini di rispetto verso la loro terra. Le giornate per l’ambiente godono del patrocinio morale gratuito del Comune di Castellammare di Stabia. L’iniziativa, partita lo scorso 21 maggio, si concluderà l’11 giugno, giorno dell’ultimo intervento dei volontari che chiuderà il ciclo delle quattro giornate dell’ambiente. Il prossimo appuntamento è infatti alle porte: domani 28, e poi ancora il 4 e l’11 giugno. Una città che cerca di rialzarsi con la forza delle proprie braccia e che, per farlo, continua a chiedere l’adesione di quanti più cittadini possibile. Ieri la manifestazione è cominciata con un incontro davanti al sagrato della chiesa di San Nicola a Mezzapietra, i volontari hanno invitato tutta la cittadinanza a fare di più. Non parole ma fatti concreti per contribuire a una migliore vivibilità della zona.
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