L’effige della Madonna della Neve e un vecchio rosario di legno. Anche questo hanno ritrovato i carabinieri nel covo-lager trasformato in un bunker, dove si nascondeva l’ultimo erede del clan Gionta. Ciro Nappo, alias ‘cap e’ auciell, era latitante dal maggio dello scorso anno e deve scontare una reclusione di quattro anni e cinque mesi per un residuo di pena. Su di lui pende anche un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per inosservanza degli obblighi di sorveglianza speciale ma giovedì mattina alle undici è stato scovato in un vecchio casolare di Trecase. Non è servito nemmeno quel sofisticato sistema di videosorveglianza: quattro telecamere, di cui due puntate direttamente all’esterno della cascina, riuscivano ad inquadrare sino a cinquecento metri e cioè fino alla strada provinciale Panoramica.
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