Software truccato nelle slot machine per nascondere giocate (per oltre un milione di euro) alla rete Aams ed evadere imposte per 150.000 euro: e’ la scoperta della Guardia di Finanza che ha eseguito ordinanze cautelari emesse dal gip di Napoli nei riguardi di tre imprenditori. Due – Rosario e Arturo Gabriele, zio e nipote, sono stati posti ai domiciliari; il terzo – Vincenzo Labbra – e’ stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli – ha reso noto la Guardia di Finanza – hanno consentito di fare luce su una “associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati di frode informatica ai danni dello Stato”, attraverso l’installazione, in 24 slot machine dell’hinterland napoletano, di una scheda di gioco secondaria. Grazie a questo “doppione” (dotato di un temporizzatore o di un telecomando) i segnali provenienti dal video venivano “swichati” e non inviati alla rete Aams per la relativa registrazione. Secondo l’accusa, i Gabriele avevano ideato e organizzato la frode, messa in atto da Labbro con l’installazione dei “doppioni” nelle slot machine.
CRONACA
1 giugno 2016
Napoli. Slot machine truccate: arrestati 3 imprenditori