Elena, Anna, Pasqualino, Biagio, Vincenzo e il piccolo Andrea di appena 5 anni. Sono gli «angeli» di Torre Annunziata, portavoce di altrettanti ragazzi che come loro, da settimane, sono protaginisti di un calvario. Entrano in punta di piedi nella redazione di Metropolis per raccontare il loro disagio, lo fanno con il sorriso che cancella un peso, quello della loro diversità che però di fronte a chi chiude gli occhi e diventa indifferente, si trasforma nell’unica ancòra di salvezza, in un valore aggiunto e in carico di emozioni difficili da trasformare in inchiostro. «Ci hanno tolto l’assistenza, per andare a scuola e al centro ci accompagna Dora e ci divertiamo tanto con lei, ma c’è chi non è fortunato come noi».
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