Lavora come saldatore Abdulai Alhassan, noto tra i suoi connazionali come “Doctor”, il ghanese che lo scorso 29 maggio, a Torino, ha circonciso un neonato della sua stessa nazionalità, Henry, un mese e mezzo, poi deceduto per le conseguenze dell’intervento. Assieme a lui c’erano Eric Amoako, detto “Coach” e Kwame Boakye “Rasta”. Per i tre fermati oggi si è svolta l’udienza di convalida del fermo avvenuto la notte tra il 4 e il 5 giugno. Tutti hanno ammesso di essere stati presenti all’intervento. “Doctor” operava, “Coach” teneva il bambino. La “parcella” dell’intervento: cento euro. I pm Fabiola D’Errico e Dionigi Tibone hanno chiesto l’emissione di un ordine di custodia cautelare in carcere per omicidio preterintenzionale. I genitori del bimbo, invece, restano indagati a piede libero con la stessa accusa.
“Il dottore” ha un tesserino rilasciato da un ministero del Ghana, e mostrato in udienza, secondo il quale avrebbe seguito un corso nel paese africano che lo abilita alle circoncisioni.
CRONACA
8 giugno 2016
Circoncisione casalinga. Il “dottore” è un saldatore