CRONACA
12 giugno 2016
Fisciano. Quattordicenne morto folgorato, il saluto commosso dello zio prete
FISCIANO – «Un ragazzo generoso, che non perdeva mai la sua serenità». Tra tutte le omelie è stata questa di gran lunga la più difficile della sua vita. L’ha pronunciata dinanzi alla bara bianca del nipote, Ettore Abagnale, morto venerdì in circostanze assurde, mentre si apprestava a raccogliere frutta da un albero. Il sacerdote, missionario in Perù, tornava in Italia ogni tre anni, per riabbracciare i suoi cari: il fratello Catello, imprenditore di Castellammare trasferito a Fisciano, la moglie e i cinque figli. Tra questi c’era proprio Ettore, che entro poche settimane avrebbe ricevuto la cresima. Un appuntamento cui lo zio non poteva certo mancare. «Tu ci sei?», gli aveva chiesto speranzoso il 14enne.