Una contesa o una disfida, più semplicemente una zuffa, prima ancora un litigio. Semplice ce banale, in questo caso le botte sono esplose al sole incerto del lungomare Trieste, all’altezza del bar Macondo, a Salerno, dove un tossicodipendente ha scatenato senza premeditazione una scazzottata furiosa che ha rischiato di espandersi alla folla domenicale. Il riassunto mette in fila sguardi accigliati e minacciosi, tra passeggiatori senza meta: il tossico in questione, evidentemente, avrà infastidito la pace dell’ora mezza. In pochi minuti qualcuno ha deciso di chiudere il conto, pestando il malnato, e le urla hanno accompagnato la ressa. Colpi, strattoni, manate hanno fatto da padroni pochi minuti prima di mezzogiorno, è arrivata la polizia, la gente chiedeva e si affacciava, alcuni intervenivano a separare. Poi, di fortuna, tutto è finito: niente feriti, niente denunce. Persino il tossico, motivo scatenante della ressa, era sparito.
CRONACA
12 giugno 2016
Zuffa al lungomare per un tossicodipendente