Sei mesi. Questo il tempo limite fissato dalla Regione Campania al Comune di Castellammare per affidare la gestione delle fonti Vanacore. L’ultimatum si legge a chiare lettere in un decreto firmato dalla giunta di Palazzo Santa Lucia e qualora il Comune non si attenesse al termine indicato perderebbe la concessione delle acque. Insomma, il riavvio delle Terme, perlomeno quelle Antiche, diventerà gioco forza una delle prime problematiche che dovrà affrontare la prossima amministrazione che s’insedierà a Palazzo Farnese dopo il ballottaggio di domenica 19 giugno. I termini utilizzati dalla Regione sono perentori. «Il Sindaco pro tempore del Comune di Castellammare di Stabia, è costituito custode, con facoltà di gestione, della concessione di acque minerali denominata “Chiusa ex Vanacore” – e ancora – la custodia è funzionale alla regolazione amministrativa della concessione “Chiusa ex Vanacore” per consentire, entro sei mesi a partire dalla notifica del presente atto, l’utilizzazione delle acque minerali delle sorgenti in essa rientranti, ai soli fini idropinici mediante la facoltà, attribuita allo stesso Comune di Castellammare di Stabia, di identificare la struttura al proprio interno atta a gestire la concessione, di cui è titolare, ovvero a procedere con immediatezza all’affidamento in sub concessione della richiamata concessione nei modi previsti dalla L.R. 8/2008 ssmmii».
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