Il destino di 50 lavoratori nelle mani dell’Asl Napoli 3 Sud. Che mentre è impegnata da mesi a studiare gli incartamenti relativi alla cooperativa Aurora, rischia di portare al collasso la struttura che si occupa di riabilitazione a Portici. E – insieme alla struttura – rischiano di finire sul lastrico le 50 unità lavorative impiegate nella cooperativa nata dall’acquisto del ramo di azienda di centro Plinio e centro Silvia. Così buona parte delle maestranze ha inscenato una protesta nel piazzale interno al presidio Bottazzi di via Guglielmo Marconi. Qui hanno fatto sentire la loro voce e la loro rabbia a chi – commissario straordinario Antonietta Costantini in testa – deve decidere sul loro futuro. In atto c’è una vera e propria partita di ping-pong tra il Distretto sanitario e la direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud. In mezzo il futuro della cooperativa sociale Aurora – nata nell’aprile del 2014 – il cui accreditamento definitivo è stato accordato nell’ottobre del 2014. Ma a gennaio del 2016 i primi problemi, tutti burocratici, come spiega la legale rappresentante, Anna Vollaro: «A inizio anno è stato deciso di rifirmare i contratti in atto dal 2013 – sottolinea – in modo da poter rimodulare i tetti di struttura». Una prassi diventata un’odissea, per la cooperativa Aurora: «La scadenza per firmare i contratti – prosegue Anna Vollaro – era lo scorso 16 maggio. Ma dalla presentazione della nostra richiesta al Distretto 34 competente per Portici, non abbiamo più saputo nulla di ufficiale. Dopo varie richieste, siamo andati al Distretto per chiedere spiegazioni e ci è stato detto di rivolgerci alla Direzione generale».
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