«Una catastrofe. Il mare è vittima di malagestione e incapacità, viene ucciso da chi sversa di tutto senza regole: un crimine. Il nuovo depuratore di Punta Gradelle? Rischia di essere inutile. Bisogna prima fermare gli scarichi e dividere le fogne. Solo dopo va messo in funzione, altrimenti non cambia nulla e il problema sarà solo delocalizzato». Sono anni che Claudio d’Esposito lancia l’allarme, fa denunce, va all’attacco e chiede una rivoluzione. «Perché non si difende il mare con convegni, incontri, tavole rotonde e annunci. Servono interventi seri oltre che provvedimenti adeguati anche di carattere giudiziario. Ma non ho molte speranze. Ogni estate è la stessa storia» scuote il capo il presidente del Wwf Terre del Tirreno. Solo domenica scorsa, a Meta, nella baia del Purgatorio, in acqua è apparsa una grande chiazza marrone. Un po’ come già avvenuto nel recente passato a Sorrento.
CRONACA
22 giugno 2016
Sorrento, l’allarme del Wwf: Mare inquinato, neanche il depuratore riuscirà mai a salvarlo”