Antonio Conte comincia a fidarsi di Lorenzo Insigne. La buona prestazione nel quarto d’ora finale di Italia – Irlanda, ultima partita dei gironi ed unica sconfitta degli azzurri, ha forse convinto il ct. Non totalmente, ma tanto è bastato perché contro la Spagna venissero regalati i minuti finali ad Insigne.
Il ritmo elevato non gli consente di entrare subito in partita: non c’entra bene l’atteggiamento. Prova un’incursione centrale ma viene fermato, non sembra la sua serata e Conte gli aveva chiesto di tenere alta la palla. Lui non ci riesce, perché vuole far male, si vuole mettere in mostra. Alla fine a modo suo ci riesce con quel cambio di gioco che apre alla cavalcata solitaria di Darmian che crossa per Pellé mettendo fine al match.
L’Italia finora ha fatto a meno del suo talento più grande. A ragione, visto il modulo e visto il modo di giocare, servono altri tipi di calciatori, ma i lampi di Lorenzo il magnifico possono illuminare la scena. Conte lo ha capito. L’abbraccio dei compagni dopo il gol è tutto per lui: ormai lo hanno capito.