Una traccia sonora di due minuti e quaranta secondi. Un file alle- gato ad un video prodotto durante le indagini difensive dagli avvocati Sergio e An- gelo Pisani. Il caso è quello ormai tristemente noto della tragica morte di Antonio Giglio, il piccolo di tre anni precipitato nel vuoto da un appartamento del Parco Verde di Caivano. Morto nel 2013, un anno prima della tragedia di Fortuna Loffre- do. Per l’omicidio di Antonio (perché di omicidio si tratta) la procura ha indagato la madre del bimbo, Marianna Fabozzi, già accusata di con- corso nel delitto di Chicca. Ed è proprio a carico di Ma- rianna che emergono nuovi inquietanti dettagli. Dal file audio estrapolato dai video prodotti dagli avvocati Pisa- ni viene fuori ciò che potreb- be essere individuato come il movente della barbara defe- nestrazione del bambino. A parlare è Antonella Caputo, sorella di Raimondo l’uomo in carcere per gli abusi su Fortuna. Antonella confer- ma di aver visto la donna «alzare la tapparella» per buttare il figlio di sotto, aver nascosto la sua scarpetta («‘a scarpa, una sola, ‘a scarpa la tolse lei, nun saccio poi che fine ci ha fatto fare»), ma soprattutto di averlo fatto per una sorta di ritorsione nei confronti del suo ex-ma- rito (il padre di Antonio Giglio): «Quelli ricattavano il marito… dice che lui voleva dare i soldi solo al bambino al che lei disse: niente a me, niente a nessuno». La frase viene ascoltata anche da un’altra donna che chiede: «Madonna mia, ma perché lo ha fatto?» «Eh, quella non sta bene con la testa – risponde Antonella Caputo – Io sto piena di ansia, perché so che è stata lei». Il video è stato pubblicato dal giornale online Fanpage.it ed è agli atti della procura. Il dettaglio – agghiacciante – rivelerebbe un movente legato a questioni economiche. Una madre disposta a uccidere il figlio per soldi.
CRONACA
30 giugno 2016
FORTUNA. Antonio Giglio ucciso dalla madre per soldi, la verità in un video