“Si e’ conclusa la campagna di esplorazioni subacquee previste nell’ambito del progetto ‘Il giardino delle sirene’ della fondazione Ras (Restoring ancient Stabiae) di Castellammare di Stabia, e finalizzata all’acquisizione di documentazione foto-video su due relitti inediti, uno Junker tedesco risalente alla seconda guerra mondiale ed un antico relitto romano”. E’ quanto si legge in un comunicato. Poi: “Un team di subacquei appartenenti all’agenzia didattica internazionale Raid, composto da Gianmichele Iaria, Fabio Maurotto, Maria Grazia Megna, Massimo Migner, Stefano Stolfa, Paul Vincent Toomer, ha effettuato quattro giorni di immersioni a profondita’ comprese tra gli 80 ed i 105 metri, in circuito aperto e chiuso: le attivita’ di supporto alla ricerca rientrano infatti all’interno del programma ResEX, lanciato ufficialmente in questa occasione da Raid e dedicato alla formazione didattica specifica di subacquei tecnici e ricreativi per la partecipazione a progetti di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale sommerso. I subacquei hanno condotto i primi survey in situ sui relitti, che si presentano in buono stato di conservazione: l’aereo e’ un trimotore, ancora visibili il carrello, resti della carlinga, della postazione di guida; ad oggi ignote identita’ e cause dell’inabissamento del mezzo. Il relitto antico, composto da un carico di anfore vinarie integre, alcune sigillate, a sua volta potrebbe riservare interessanti spunti di ricerca su commerci e rotte di transito”. Il progetto ‘Il giardino delle sirene’ “consiste nella prima ricerca geofisica a fini archeologici condotta in maniera sistematica in una batimetrica compresa tra i 50 ed i 200 metri, nell’area tra Capri e Sorrento, ed e’ stato realizzato in partnership della Soprintendenza dei beni archeologici della regione Campania (Adele Campanelli e Tommasina Budetta-responsabile del gruppo subacqueo), dal dipartimento di archeologia subacquea della fondazione Ras, dall’archeologo prof. Timmy Gambin (Universitá di Malta), dal Dip. di scienza della terra dell’Universita’ Federico II di Napoli (Vincenzo Morra), con il supporto logistico del compartimento marittimo di Castellammare di Stabia, la Guardia costiera (Cf Guglielmo Cassond) e dell’equipaggio del Cormorano 5 (a bordo il comandante Renato Sincero, decano dei subacquei professionisti dell’area, e Vasco Fronzoni, Ots e conoscitore dei fondali di Capri)”.
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1 luglio 2016
Castellammare. Agenzia stabiese partecipa a scoperta di due relitti nel Golfo