Una delle sei persone presentate dalla polizia di Dacca come componente del commando che venerdi’ ha assaltato la Holey Artisanal Bakery, uccidendo 20 stranieri fra cui nove italiani, potrebbe in realta’ non essere un militante, ma semplicemente un cuoco del ristorante. Lo scrive oggi il quotidiano Dhaka Tribune. Il giornale riferisce che si tratterebbe di Saiful Choukidar, 40 anni, che dopo essere emigrato in Germania era tornato anni fa in Bangladesh e lavorava dal 2015 come cuoco presso il frequentato ristorante. I dubbi sono cominciati ad emergere quando dopo aver detto che l’operazione di liberazione degli ostaggi si era chiusa con l’uccisione di sei militanti, la polizia ha diffuso pero’ solo cinque presunti loro nomi: Akash, Bikash, Don Badhon e Ripon, che erano fra i 20 ed i 28 anni. Ma fra le cinque foto passate ai media dalla polizia, una sarebbe invece proprio di Choukidar, ritratto con il suo camice bianco da lavoro. E l’equivoco e’ confermato anche dal fatto che, rivendicando l’attacco, l’Isis ha diffuso cinque fotografie dei suoi autori, fra cui non c’e’ pero’ quella che riguarderebbe il cuoco bengalese. Uno dei proprietari del ristorante, Ali Arsalan, si e’ limitato a dichiarare che “apparentemente Saiful e’ morto, e stiamo cercando il suo cadavere”. Ma un cugino della vittima, Titu Dewan, ha raccontato che “quando siamo andati nell’obitorio del Combined Military Hospital (CMH) abbiamo scoperto il suo cadavere, ma le autorita’ stranamente non ce lo hanno voluto consegnare. E poi siamo rimasti molto sorpresi quando abbiamo visto la sua foto fra quelle degli attaccanti”.
CRONACA
4 luglio 2016
Bangladesh. Un cuoco scambiato per uno del commando