Confisca milionaria per il capo ultrà della Curva Nord della Lazio. Fabrizio Piscitelli, al secolo “Diabolik”, soprannome con cui è diventato famoso negli ambienti del tifo italiano soprattutto per i rapporti “turbolenti” con il presidente biancoceleste (e da 5 anni anche co-patron della Salernitana) Claudio Lotito, si è visto confiscare beni per il valore di oltre due milioni di euro. Il decreto, emesso dal Tribunale di Roma ed eseguito dalla Guardia di Finanza, è arrivato a conclusione delle indagini economico-patrimoniali della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma avviate in seguito all’arresto dopo una breve latitanza di Piscitelli nell’ottobre del 2013.
“Diabolik” ha diversi procedimenti penali, e nel 2015 venne condannato per estorsione in danno del presidente della S.S. Lazio, Lotito appunto. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha accertato il notevole tenore di vita di Piscitelli e del suo nucleo familiare, sproporzionato rispetto ai modesti redditi dichiarati. Nel dettaglio, la rete degli interessi commerciali di “Diabolik” era legata soprattutto alla commercializzazione di gadget della sua squadra del cuore, con l’immagine di Mister Enrich, vecchio fumetto inglese, divenuto simbolo del gruppo degli ultras laziali “Irriducibili”.
In questa attività erano coinvolte anche la moglie e una delle figlie dell’indagato. La confisca di oggi ha riguardato il patrimonio aziendale e di beni della società di «commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori», specializzata nella commercializzazione dei gadget, il marchio commerciale Mister Enrich, un immobile di pregio a Grottaferrata, una polizza assicurativa e un conto corrente.