E’ all’esame degli investigatori della Procura Antimafia di Salerno il materiale raccolto nelle sette perquisizioni eseguite due giorni fa all’alba nell’ufficio dell’imprenditore Nello Maurizio Aliberti, fratello del sindaco Pasquale, ritenuto il contatto con i malavitosi, dei fratelli Anna e Andrea Ridosso, la prima proprietaria dell’appartamento dove si svolgevano summit di programmazione, il secondo ritenuto collegato al gruppo criminale, con un curriculum trovato nel cassetto del primo cittadino, Ciro Petrucci, membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Acse, partecipata comunale che si occupa della gestione di rifiuti e parcheggi, il consigliere comunale della lista “Grande Scafati”, Roberto Barchiesi, per l’accusa sostenuto con i voti del clan Loreto-Ridosso, e il responsabile materiale della preparazione della stessa lista Raffaele Lupo, imprenditore ex consigliere comunale vicino all’attuale primo cittadino. Gli uomini della Direzione investigativa Antimafia, coordinati dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro, effettueranno una perizia grafologica su un appunto trovato durante gli accertamenti presumibilmente vergato a mano da un esponente dell’ultimo clan egemone in città.
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