Una storia di maltrattamenti inconcepibili dove una quarantenne e una sua amica di venti anni sono finite in tribunale perché accusate di maltrattamenti nei confronti di un bambino di appena cinque anni. Una vita di violenze per il bimbo, vittima della madre e di una sua amica, che è terminata solo quando il 27 aprile 2014 le donne lo hanno portato in ospedale dopo l’ennesimo pestaggio e i medici hanno dato l’allarme: quelle ferite non potevano essere la conseguenza di una banale caduta. Dopo quella denuncia, sono scattati gli accertamenti che hanno riportato una storia da brividi. In una delle molte occasioni, il bimbo è stato lasciato a casa per ore, rinchiuso in un armadio dove era stato lasciato nudo, legato e con caramelle e cioccolatini. Il tutto perché la madre (che ha anche altre 2 figlie) e l’amica potessero andare a giocare a Blackpool. Altre volte, erano solite colpirlo alla testa con tacchi a spillo e aste di metallo. Quando gli hanno squarciato la testa, invece di portarlo in ospedale, hanno usato la super colla per chiudere la ferita. Il suo incubo è finito nell’aprile del 2014, quando la mamma e la sua amica dopo l’ennesima violenza (durante la quale l’amica della mamma aveva colpito infinite volte il piccolo con un’asta di metallo), sono state costrette a portare il bambino in ospedale perché non riuscivano a fermare una emorragia. Lì è scattata la denuncia per maltrattamenti per le due donne, che quindi sono finite in tribunale.
CRONACA
13 luglio 2016
Squarciano la testa al figlio di 5 anni, poi la ricuciono con la colla