La loro era una casa degli orrori. David Moss, 60 anni, e la moglie Rejeana, 66, di Dorset Township, in Ohio, sono stati condannati a dieci anni di carcere per aver segregato, picchiato e torturato i quattro figli che avevano preso in adozione. Gli abusi si sono svolti tra il 2009 e il 2013: i ragazzi, due femmine e due maschi, vivevano rinchiusi in un seminterrato per 22 ore al giorno, senza cibo, senza letti e, per andare in bagno, solo un secchio di metallo. Solo due ore a disposizione per poter andare in bagno e poter respirare al di fuori del seminterrato. Inoltre, venivano torturari: ognuno di loro veniva picchiato con una pagaia per 10 volte ogni volta che commettevano un errore o non facevano il loro dovere. Dopo un anno di segregazione, un giovane con disabilità, è stato liberato: su un diario aveva appuntato ogni dettaglio dell’inferno ma, come ha raccontato davanti ai giudici, il suo grido d’aiuto è rimasto inascoltato per quattro anni. La svolta c’è stata nel 2013 quando le due ragazzine, esasperate, rubarono la macchina dei genitori e si andarono a schiantare contro un albero. La coppia venne smascherata e le vittime degli abusi dei Moss vennero liberati: quando la polizia arrivò nella casa degli orrori trovò una pagaia insanguinata e un colonnina di legno dove uno dei ragazzi segnava il passare dei giorni.