I carabinieri di Caserta hanno portato in carcere Umberto Zampella, il giovane di 22 anni ai domiciliari per rapina, nei cui abitazione e’ stato ammazzato Marco Mongillo, il ragazzo di 20 anni, dipendente di una pizzeria ucciso a Caserta lo scorso venerdi’ 7 luglio da un colpo di pistola alla testa sparato dall’amico 19enne Antonio Zampella (fratello di Umberto), in carcere con l’accusa di omicidio volontario, detenzione di arma clandestina e ricettazione. Al giovane viene contestato il fatto di avere concesso l’accesso nell’abitazione dove stava scontando i domiciliari a persone non autorizzate. Il provvedimento e’ stato emesso dalla Corte di Appello di Napoli. Umberto Zampella, a cui non viene contestata alcuna responsabilita’ in merito all’omicidio di Mongillo, e’ stato chiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
CRONACA
14 luglio 2016
La morte di Marco. Il fratello del killer finisce in manette