SCAFATI – Non c’è l’aggravante del metodo di camorra per la vicenda estorsiva che coinvolge quattro persone: il Gip Alfonso Scermino del Tribunale di Nocera Inferiore ha smontato la presunta vicinanza al clan Loreto-Ridosso per i quattro indagati, scarcerando Alessandro Maddaloni e Raffaele Esposito. Restano in cella, ma per la sola contestazione di tentata estorsione senza l’aggravante di camorra, padre e figlio, Giovanni Fusco, alias “O’Cangiano” e il figlio Giuseppe: la contestazione formalizzata con un decreto di fermo d’indiziato di reato dal sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, con le indagini svolte materialmente dagli uomini della Dia di Salerno, viene così ridimensionata dalla prima valutazione del Gip, che ha emesso nuova ordinanza cautelare al termine della convalida del fermo celebrata al carcere di Fuorni nella mattinata di ieri.
+++GLI APPROFONDIMENTI NELL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS IN EDICOLA+++