Avrebbero falsificato documenti d’identità e carte di circolazione per ottenere tariffe agevolate nella stipula delle polizze Rc Auto. Un sistema, quello ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Forlì, che ha portato alla notifica degli avvisi di conclusione indagine nei confronti di 18 persone, tutte residenti tra l’Agro Nocerino Sarnese e la provincia di Napoli. In particolare tra gli indagati figurano un cittadino di Nocera Inferiore e altri che vivono tra il capoluogo partenopeo, Scafati, Torre Annunziata, Pompei, Sant’Antonio Abate e altre zone del Vesuviano. L’indagine è affidata alla magistratura forlivese poi-ché i fatti contestati sarebbero avvenuti nel 2015 proprio in Emilia Romagna, dove l’organizzazione avrebbe operato. L’attività investigativa è stata effettuata dagli agenti della Polizia locale – nell’Agro han-no operato i caschi bianchi di Nocera Inferiore, agli ordini del comandante Giuseppe Contaldi – che, su disposizione della Procura di Forlì, han-no effettuato anche diverse perquisizioni domiciliari e personali, portando a termine la prima trance dell’inchiesta. Ma nelle prossime settimane l’operazione potrebbe allar-garsi e coinvolgere anche altri soggetti su cui sono a lavoro le forze dell’ordine.Le 18 persone destinatarie dell’avviso di conclusione indagine sono accusate a vario titolo di falsità materiale in certificazioni o autorizzazioni amministrative e truffa. Molteplici gli episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura che è riuscita a ricostruire il modus operandi degli indagati. In un caso avrebbero apposto sulla carta di circolazione un falso talloncino di trasferimento di proprietà a una persona di Cesenatico realmente esistente ma residente ad Assisi; in un’altra occasione avrebbero falsificato una carta d’identità. Stratagemmi da utilizzare per avere agevolazioni sui costi della polizza Rc auto. E tra gli episodi contestati agli indagati dalla Procura di Forlì figura anche una stipula effettuata con documento d’identità e carta di circolazione falsi. Un sistema che induceva in errore la compagnia assicuratrice, garantendo agli indagati un ingiusto profitto per ottenere la copertura assicurativa a condizioni più vantaggiose. I documenti d’identità contraffatti erano intestati prevalentemente a cittadini residenti in località di Umbria, Marche e Toscana. Un’inchiesta che già nelle prossime ore potrebbe allargarsi, portando alla luce nuovi aspetti.
CRONACA
27 luglio 2016
Truffa Rc auto: 18 indagati tra Scafati, Torre Annunziata, Pompei e Sant’Antonio Abate