Sembrava tornata la quiete e invece, dopo qualche avvisaglia, la rottura e’ diventata insanabile e Gennaro Gattuso ha preferito fare un passo indietro. Usando le parole del presidente del Coni regionale Toscana ed assessore allo sport del comune di Pisa, Salvatore Sanzo, il cielo nerazzurro e’ stato squarciato da un fulmine a ciel sero. “In seguito ai nuovi, gravi, costanti e inaccettabili problemi societari, che impediscono una corretta e seria condizione lavorativa, e per il rispetto che ho sempre portato e portero’ alla citta’ di Pisa e alla tifoseria del Pisa, mi vedo obbligato a rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di allenatore del Pisa calcio, unitamente al mio staff”, scrive in una durissima nota Gattuso, che ha comunicato la propria decisione al suo referente in societa’, il ds Fabrizio Lucchesi, che a sua volta lo ha riferito al presidente, Fabio Petroni. Proprio con quest’ultimo c’erano stati dissidi la passata stagione, quella della promozione in Serie B, sia sulle scelte societarie che sull’organizzazione del club e della gestione sportiva. “Sono venute meno le condizioni minime per svolgere un lavoro che porto avanti con passione e senza mai anteporre l’interesse personale a quello del gruppo – ha rincarato la dose l’ex centrocampista – Problemi nuovi e quotidiani hanno continuato ad assommarsi, da quando la squadra ha cominciato la preparazione per il campionato. Ora le ambiguita’ all’interno del club e nella sua gestione hanno decisamente oltrepassato il limite. L’attuale condizione del club non offre alcuna prospettiva. Vivere alla giornata, tirando a campare in attesa di chissa’ quale nuovo imprevisto, non appartiene al mio modo di interpretare gli impegni che mi assumo”. Gattuso aveva svolto regolarmente tutta la prima parte del ritiro della squadra nerazzurra a Storo in ritiro e per mercoledi’ prossimo era in programma allo stadio ‘Arena Garibaldi’ di Pisa la presentazione dei neo promossi in serie B con un test amichevole contro gli spagnoli del Celta Vigo. “Fare finta di niente sarebbe stato un atto irresponsabile, soprattutto nei confronti della citta’ e dei tifosi, che non lo meritano”, chiosa Gattuso, le cui dimissioni sarebbero legate a quelle dell’avvocato Claudio Minghetti, legale di fiducia dell’ex centrocampista rossonero, dal Cda del Pisa calcio che fra fine giugno e inizio luglio aveva subito un rimpasto. Proprio Minghetti era stata la figura che l’ormai ex tecnico nerazzurro aveva identificato come sua garanzia per la politica del club guidato da Fabio Petroni. Quest’ultimo si era incontrato con il ds Lucchesi e Gattuso al ristorante di Gallarate di proprieta’ del campione del mondo di Germania 2006 ma, dopo una parte finale della passata stagione fatta di dissidi fra le parti, si era arrivati a una momentanea unione di intenti. Una serie di fatti sportivi ed extra che hanno coinvolto Petroni, oltre appunto alle dimissioni di Minghetti, hanno pero’ portato al definitivo passo indietro di Gattuso. Che ha subito incassato il sostegno dei giocatori: “l’intera prima squadra del Pisa, preso atto delle irrevocabili dimissioni del suo allenatore e del suo staff, esprime nei confronti di questi ultimi la massima solidarieta’ professionale e la propria vicinanza morale”. Dai giocatori anche una frecciata al club: “confermiamo le difficolta’ nello svolgere quotidianamente e professionalmente l’attivita’ e invitiamo la societa’, nelle figure dei suoi rappresentanti, ad adoperarsi in maniera risolutiva, affinche’ rientrino tali problematiche”. La societa’ ha replicato prima per bocca di Vincenzo Taverniti, uno dei membri del Cda (“rimango sconcertato e provo sgomento dalle notizie che giungono dai media. Con tutto il lavoro fatto per iscrivere la squadra al campionato di serie B, con il presidente in queste condizioni di salute ed inibito dagli arresti domiciliari mi sarei aspettato maggiore solidarieta’ e responsabilita’”) e poi con una nota in cui fa sapere di accogliere “con grande stupore e sorpresa l’improvvisa decisione di Gattuso di rassegnare le proprie dimissioni. Non riusciamo a comprendere quali possano essere le problematiche ‘organizzative’ e ancor meno comprendiamo le doglianze di tipo programmatorio, se si considera che, nell’allestimento dell’organico, il club ha aderito a ogni – e sottolineiamo ogni – desiderata dello stesso tecnico. Il club, con grandi sacrifici, ha avallato finora tutte le scelte del suo allenatore”. Ma il club e’ tutt’altro che unito al suo interno visto che in serata e’ arrivata la posizione del vicepresidente Freggia che invita Petroni e Taverniti a “fare un passo indietro e ripartire da Gallarate, quando con quei patti siete diventati proprietari dell’intero pacchetto azionario del Pisa. Sono convinto che basterebbe la sicurezza del rispetto di quei patti per far si’ che il mister possa tornare nuovamente alla guida della squadra”. Ma al Pisa si sta gia’ lavorando per il dopo-Gattuso: Zeman e l’ex Ascoli Petrone in pole.
SPORT
1 agosto 2016
Clamoroso a Pisa. Gattuso rompe col club: “Gravi, inaccettabili e costanti problemi societari”