Messo nel sottoscala l’affaire ripescaggi, si ricomincia a parlare di calcio giocato. Amichevoli e coppe attraggono l’attenzione del popolo dei tifosi. A tutte le latitudini ed in tutte le categorie.
Chi si appropria della scena è comunque ancora una volta Silvio Berlusconi. La notizia divulgata ieri, nell’ora del riposino pomeridiano, è di quelle forti, “impone” i titoli a tutte le testate. Il “berlusca” ha venduto il Milan. Il web impazza attorno alla cifra astronomica dell’operazione. Berlusconi è stato il più grande presidente della storia del “diavolo”. E’ stato in grado di plasmare il club che per anni è stato il migliore in assoluto, a livello internazionale, offrendo uno spettacolo indimenticabile. Con lui il Milan ha vinto di tutto e di più. Il passaggio del Club rossonero nelle mani dei cinesi segna la fine di un’epoca. Nel calcio moderno non esiste imprenditore, anche della sua forza economica, che possa gestire da solo un club dalle grandi ambizioni internazionali. Berlusconi è ai titoli di coda, il popolo dei tifosi rossoneri deve solo ringraziarlo per i successi ottenuti.
Le sei sberle che il Tottenham rifila all’Inter lasciano interdetti i tifosi nerazzurri. La panchina del Mancio, per i bene informati, è sempre più traballante. Il gelo tra Icardi (palesemente ancora fuori forma) e la Società acuisce un malessere che non giova certamente allo spogliatoio. Il Napoli spinge per portare Maurito all’ombra del Vesuvio, lo stesso calciatore lancia messaggi trasversali, favorevoli al trasferimento, “sponsorizzati” dalla fedelissima Wanda. I social sono inondati di sottintesi che certamente non giovano alla serenità del club meneghino. In questo calcio di agosto, una delle poche note positive, per la squadra di Mancini, è rappresentata dalla crescita di rendimento manifestata da Ever Banega. L’accorciatore di tempi e di spazi. L’unico che nel buio, tenebroso, di Oslo è riuscito ad offrire sprazzi di classe genuina, con alcune giocate eccellenti.
Il caro abbonamenti, la “fuga” di Higuain, le scarse risultanze di un mercato deficitario. Vicende di non poco conto che mettono in cattiva luce il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e la tifoseria napoletana. Punti strategici della città sono stati tappezzati, notte tempo, con striscioni che rappresentano apertamente il malessere, eloquente, della parte più calorosa dei supporters azzurri. L’esasperazione dei “vivaci” tifosi dei quartieri spagnoli è contenuta in una scritta che fa riferimento al progetto di De Laurentiis che gli stessi definiscono fallimentare. “Da calci al fondo schiena”. I 60 mila e più tifosi che, soltanto pochi settimane addietro, acclamavano i propri beniamini per l’approdo in Champions, sono già un’immagine sbiadita del passato. ADL è chiamato ad un gesto “riparatore”, proprio in prospettiva del prossimo esordio in Coppa dei Campioni. Soltanto l’arrivo di un top player (e di Wanda) potrebbe contribuire a rasserenare gli animi ed i rapporti.
Turbolenze anche nelle categorie inferiori. A Pisa si tratta di veri e propri movimenti tellurici. La posizione di Lucchesi e Gattuso varia di ora in ora. Il Cda dei nerazzurri finisce giorno dopo giorno nell’impastatrice. Nel frattempo i tifosi “decidono” se e quando è il caso di far giocare la squadra.
A proposito di rimpasti, novità anche a Mantova. Nuova la proprietà (la Costruzioni Generali Zoldan possiede il 75 per cento) e nuovo l’amministratore delegato Enrico Folgori.
Il secondo turno della Tim Cup ha opposto l’Hellas Verona al Foggia. E’ stata partita vera. Le prime avvisaglie del calcio giocato al quale facevamo innanzi riferimento. Si affrontavano le favorite per il salto di categoria nei rispettivi campionati. L’ha spuntata il Verona (una difesa traballante) grazie al guizzo di un giovane attaccante, figlio d’arte, Simone Ganz. Il Foggia non ha demeritato, era anche passato in vantaggio. De Zerbi ha tra le mani una incompiuta, seppure già valida squadra. Soffre però della mancanza del suo bomber prediletto. Di Iemmello ce n’è soltanto uno ed in questa stagione sarà difficile spostarlo da Spezia.
I Dauni sono alla ricerca di un degno sostituto. Avevano anche bussato alle porte della Salernitana per Donnarumma. Fabiani ha ritenuto l’offerta improponibile, deciso a confermare la coppia d’attacco con Coda. Presupposto importante per le ambizioni dei granata di Lotito per una stagione di riscatto.
I ripescaggi hanno riportato in Lega Pro la Reggina. Le acque dello Stretto sono già molto mosse in attesa dei derby con il Messina. Due partite (andata e ritorno) che valgono un campionato. L’entusiasmo ha già travolto i tifosi amaranto. A Karel Zeman, figlio di cotanto padre, il non facile compito di saperlo trascinare.
Per intanto felice “B2” e buon campionato a tutti.