È stata la prima azione di contestazione dopo lo scioglimento del collettivo “Curva A”. “Il tuo progetto un vero fallimento… prenderti a calci in c..o è il nostro intento!”, firmato: Quartieri Spagnoli. Tornano le sigle dei gruppi organizzati che dopo il 2009 (anno che segnò il patto contro la tessera del tifoso) si erano raggruppati dietro l’anonimato di “#31#”. Ieri mattina la città si è svegliata tappezzata di striscioni in cui si accusa duramente la gestione di Aurelio De Laurentiis. A siglare i manifesti la storica compagine che vede il suo nucleo originario nella Brigata Carolina. Da “Adl vattene”, affisso alla Riviera di Chiaia, ad “Adl pappone” fino a al lunghissimo striscione esposto all’ingresso del tunnel della Vittoria, in via Acton, che denuncia il fallimento della gestione e si conclude con un proposito violento. C’è rabbia tra gli ultras partenopei che mai hanno fatto mancare il sostegno alla squadra azzurra e che chiedono, da mesi, una campagna acquisti che possa rendere concreta e non più un sogno la loro sete di vittoria. Rabbia che fino a qualche giorno fa era soffocata nelle briglie della compattezza e del confronto. Il ritorno al passato segnato dallo scioglimento del “Collettivo” ha avuto invece come risultato la possibilità per ogni sigla storica di tornare a dire la sua. Anche con frasi minatorie.
SPORT
6 agosto 2016
Striscioni contro Adl, prima azione della Curva divisa