La guerra sporca a Bagnoli passa anche attraverso le intimidazioni. Le bombe. Le bombe fatte esplodere all’esterno di attività commerciali o imprenditoriali trasformate nell’oggetto della contesa degli interessi criminali dei due clan che si stanno affrontando da diversi mesi a suon di agguati e colpi di pistola.
Sabato mattina, intorno alle tre, un ordigno è esploso in via Coroglio: ignoti l’avevano posizionato davanti all’ingresso di un ristorante. La deflagrazione ha provocato danni solo alla saracinesca e ha annerito l’insegna. Nessuna persona ferita.Sull’episodio indagano i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli, guidati dal maggiore Quartarone. La pista è quella dell’avvertimento ‘trasversale’ che si inserisce nello scontro tra i D’Ausilio e il gruppo guidato dal ribelle Alessandro Giannelli (finito in cella a maggio per estorsione): il proprietario del locale è incensurato, tuttavia ha è parente di una persona saldamente collegata ai D’Ausilio.