Una casa che in realtà non esiste. Un’automobile fittata da una società che non avrebbe l’autorizzazione ma nel frattempo ha incassato i soldi. Le truffa sulle vacanze anche questa volta hanno colpito alcuni stabiesi che programmando qualche giorno di relax si sono visti rifilare il classico “pacco”. Il primo caso riguarda due coppie di giovani fidanzati. Avevano deciso di trascorrere la prima settimana di agosto ad Amalfi. Su internet, in uno dei siti dedicati, c’era una buona occasione. Una casa con due camere da letto, cucina e bagno, in via lungomare dei Cavalieri. Il prezzo, tutto sommato, accessibile: 750 euro per una settimana. I giovani avevano così preso contatto tramite chat con il presunto proprietario dell’appartamento che gli aveva chiesto un anticipo di 250 euro, pagabili con Poste-pay, confermandogli la disponibilità della casa per la prima settimana di agosto. I giovani fidandosi avevano provveduto a pagare l’anticipo. Ma una volta giunti ad Amalfi per prendere possesso dell’appartamento e cominciare le vacanze, si sono resi conto che in realtà quella casa non esisteva nemmeno. Così, non gli è rimasto altro da fare che trascorrere una giornata al mare prima di sporgere denuncia e far rientro a casa.Una disavventura è capitata anche a un un 50enne che aveva deciso di trascorrere 15 giorni di vacanze a Marbella insieme a sua moglie. Su internet aveva deciso di fittare un’automobile per gli spostamenti in Spagna e si era rivolto a una compagnia tedesca che fittava vetture all’aeroporto. La società chiedeva il pagamento anticipato attraverso carta di credito e assicurava la presenza di un’automobile una volta sbarcati in Costa del Sol. In realtà, quando i due turisti stabiesi sono giunti a Marbella un addetto gli ha comunicato che la società non aveva l’autorizzazione necessaria per fittare le automobili all’aeroporto. Contattata la compagnia, il 50enne stabiese s’è sentito rispondere che non avevano soluzioni da proporgli ma che comunque i soldi gli sarebbero stati rimborsati. L’uomo, quindi, s’è dovuto rivolgere ad un’altra compagnia che, beffa nella beffa, aveva a disposizione solo auto di lusso in quel momento. Il 50enne stabiese è stato costretto a fittarne una per trascorrere le sue vacanze. Ma al rientro in Italia non s’è visto ancora rimborsare i soldi dalla compagnia tedesca. Così, nell’attesa di riavere il denaro, s’è rivolto al Codacons, denunciando quanto accaduto.
CRONACA
24 agosto 2016
Castellammare. La grande truffa delle vacanze: stabiesi raggirati