Il bilancio è un’ecatombe. Cresce ogni ora che passa. A stamani il terremoto nel Centro Italia conta 247 morti. È un numero che dà i brividi. E ch’è destinato ad aumentare ancora. Però c’è un’immagine, in questo Paese tra le macerie, che dà coraggio. Che riempie il cuore. È la sequenza di chi non vuol rassegnarsi alla catastrofe, e riaprire l’anima alla speranza.
Sono i soccorritori che scavano a mani nude. Quella poliziotta che – in una foto che ha fatto il giro del web – stringe tra le braccia un neonato tratto in salvo. I cittadini che in ogni dove raccolgono generi di prima necessità. E ancora, la gente che con un semplice Sms, donando 2 euro, lancia un messaggio a quei poveri cristi che non hanno perso la vita ma tutto il resto (chi la casa, chi la famiglia, chi i propri affetti più cari): non siete soli.
È l’Italia che non muore, come la cantò De Gregori. Anche in giornate in cui si fa una fatica nel diavolo a credere nella vita. Però non può né si deve smettere di farlo…