E’ il racconto di una famiglia stabiese a far rivivere i drammatici momenti del sisma del Centro Italia. Rosa e i suoi familiari erano lontani dall’epicentro, ma la scossa è stata forte, avvertita anche in Umbria dove villeggiavano: «Erano le 03.40 del mattino quando dalla nostra stanza da letto in una villetta a Passaggio di Bettona, un paesino ad un quarto d’ora di macchina da Assisi, abbiamo avvertito la prima terribile scossa del terremoto che ha seminato terrore e distruzione in tutto il centro Italia – spiega Rosa Guida – Ci siamo svegliati di soprassalto, in casa oltre a me ed ai miei due fratelli, con cui condivido la camera, c’erano anche i miei genitori e tre operai, che si trovavano lì per dei lavori alla struttura, che in quel momento dormivano al piano inferiore. La prima reazione è stata quella di ricongiungerci e cercare di uscire fuori in giardino anche se in quella manciata di secondi interminabili anche scendere le scale è sembrato complicato. Fortunatamente, mentre provavamo a razionalizzare quello che stava accadendo, la terra si ferma e tutto torna tranquillo. Siamo tornati a letto e dopo poco tempo abbiamo avvertito anche la seconda scossa che però ci ha preoccupato di meno poiché molto più debole della prima. Il primo pensiero è stato quello di tranquillizzare i familiari a Castellammare prima che potessero apprendere la notizia al telegiornale, poi ovviamente il pensiero è andato a tutte le povere vittime di Amatrice e dintorni che, purtroppo, non se la sono potuta cavare come noi solo con uno spavento, così come ricorderemo io e la mia famiglia queste prime ore del 24 agosto».
CRONACA
26 agosto 2016
TERREMOTO IN ITALIA. Il drammatico racconto di una famiglia stabiese