Chiamatelo fantasista, certo. Però, se occorre, sa esser pure più realista del re. Alessandro Rosina è calciatore di talento, sicuro, ma anche d’esperienza consumata. Ha il mestiere nelle gambe e nella testa. Ed è bravo a gestirsi. Perché c’è un tempo per tutto, e questo – evidentemente – non è il momento di tirar fuori tutto il suo estro. Poco male. Quando il fiato è corto, e l’acido lattico comincia a pesare, tocca governare se stessi per restar sul pezzo, e far comunque la propria parte. Lui ci è riuscito. Ripagando in pieno la fiducia che s’è visto accordare.
Meno d’una settimana con la Salernitana, eppure il colpaccio del calciomercato ha già bruciato le tappe: subito in campo nell’open day di La Spezia, per 90 minuti e persino con la fascia di capitano al braccio, un’investitura sontuosa, significativa, da parte di Sannino e della squadra. Sì, evidentemente si può esser leader d’uno spogliatoio pure dopo averlo vissuto solo pochi giorni. Ché il carisma o ce l’hai o non te lo inventi, e “Rosinaldo” ne ha da vendere. A “parecchio” al chilo.
Alessandro ha smentito i profeti della lunga attesa annunciata. «Arriverà ingrassato, impreparato, scarico mentalmente. Chissà quanto ci vorrà per vederlo dal 1’», si diceva sotto l’ombrellone nel bel mezzo d’una trattativa ch’era diventata una telenovela infinita. E invece… Rosina ha stupito tutti. Il suo allenatore in primis. «L’ho trovato più magro di come l’avevo lasciato», la confessione di Sannino che anticipava l’immediata “chiamata alla armi”. Al diavolo l’attesa, insomma. La forma s’acquista giocando, e al suo numero 10 il trainer ha deciso di non voler rinunciare neppure per un attimo.
Titolare e capitano, e fa nulla se sacrificato nella penombra del centrocampo, a far l’interno in un 3-5-2 improvvisato all’ultimo momento (però interpretato con apprezzabile personalità dai granata). Rosina ha saputo far male – allo Spezia – anche giocando lì, segnando il primo gol del nuovo campionato di serie B e conquistando subito pure con i fatti, dopo averlo già fatto il nome, il cuore dei tifosi della Salernitana. «Il pareggio lascia sicuramente un po’ d’amaro in bocca per come è maturato. Va detto che nella ripresa non siamo riusciti a esprimerci come fatto nel primo tempo e siamo stati puniti da una nostra ingenuità. Dobbiamo ripartire comunque da questa buona prova e lavorare per raggiungere quanto prima la migliore condizione», le sue parole dopo il 90esimo del match del Picco, affidate (solo) al sito web di bandiera. Da lì Rosina ha ricordato che «dovremo esser bravi a compattarci come gruppo, per affrontare la prossima partita con la massima serenità».
Già, la prossima partita. Mica una come tante. Contro il Verona. La sua prima all’Arechi. Domenica 4 settembre. Il fantasista-realista s’è già segnato la data…