I colpi di scena in casa Napoli sono dietro l’angolo. Scontati, banali. Insomma, una disorganizzazione senza precedenti. Dopo l’addio di Gonzalo Higuain, che ha scelto inaspettatamente la Juventus, la società azzurra s’è trovata a operare sul mercato in maniera disperata. Tanto che De Laurentiis sarebbe stato disposto a fare follie per aggiudicarsi Icardi, poi sfumato nonostante le offerte irrinunciabili presentate. Perché l’unica certezza era Milik, arrivato per colmare il vuoto lasciato dalla partenza del Pipita. Mentre per Gabbiadini il banco di prova non è mai finito dopo il ritiro di Dimaro. Per settimane, fino a ieri a dirla tutta, il bergamasco ha rappresentato in casa Napoli una vera incognita, l’uomo proposto a destra e a manca per arrivare agli obiettivi richiesti da Sarri. Da Kalinic a Pavoletti, gli azzurri hanno lavorato intensamente per consegnare al toscano un colpo in attacco, un colpo che quasi sicuramente non arriverà. Incassato il no dal Genoa per la punta classe ‘88, il Napoli ha deciso di tenersi stretto Gabbiadini, un calciatore che ad un certo punto s’è sentito quasi sfiduciato, tanto da chiedere la cessione per una rottura che sembrava ormai insanabile. Invece ieri la società partenopea ha provato a ricucire lo strappo, s’è trattato addirittura per il rinnovo del contratto fino al 2021 con relativo aumento dell’ingaggio a 3 milioni di euro. Una mossa nata dopo che l’Everton ha preferito ritirare la sua offerta di 24 milioni di euro perché stanco del temporeggiare di De Laurentiis, in continua attesa di risposte da parte di Preziosi circa il futuro di Pavoletti. E lo scenario sul centravanti è cambiato ancora una volta. L’intenzione del Napoli è ora quella di puntare sui calciatori già presenti in rosa, magari su quel Manolo Gabbiadini che ha lasciato intravedere le sue qualità, nonostante non propriamente adatto nel ruolo di prima punta. Una scelta nata quando De Laurentiis ha temuto di perdere anche il bergamasco dopo che s’è fatto avanti per Pavoletti, calciatore a cui ha offerto 2,2 milioni di euro di ingaggio ma che ha preferito restare lì dov’è perché sicuro di una maglia da titolare. Tra l’altro, sempre nella giornata caotica di ieri, il Napoli s’è mosso anche per Bony del City, calciatore che gli azzurri hanno già sfidato in Europa League quando giocava con lo Swansea. La caccia all’attaccante ha proseguito fino al tardo pomeriggio di ieri ma a 24 ore dalla chiusura del calciomercato tutto s’è rivelato ancora più complicato. E allora meglio investire su chi si è sicuri, su quel Manolo Gabbiadini che è stato anche convocato in Nazionale dal nuovo ct Ventura e che ha ampi margini di miglioramento visto la giovane età (classe 1991).
Insomma, la sensazione è che il Napoli non abbia più intenzione di fare colpi in attacco dopo che sono sfumati Kalinic e Pavoletti. L’unica operazione di mercato che resta in piedi è quella Maksimovic. Con ogni probabilità l’arrivo del centrale serbo sancirà la chiusura della sessione estiva del Napoli.