«Niente stop al regolamento sui limiti orari delle sale slot, allo studio ci sono misure per la tutela dell’occupazione». Dalle parole dell’assessore al Lavoro e alle Attività produttive Enrico Panini arriva il primo no del Comune di Napoli alle richieste dei gestori di sale da gioco sul regolamento che disciplina gli orari di apertura e degli esercizi. Panini ha ribadito la legittimità dell’ordinanza entrata in vigore lo scorso 17 agosto, che prevede le attività esclusivamente dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. «Vanno trovate risposte alle ricadute economiche e occupazionali, così come accade – ad esempio – quando chiude una centrale a carbone. È chiaro che in un caso del genere si attivano tutti i meccanismi di assistenza ai lavoratori, ma ciò non comporta la riapertura della centrale». Un paragone che, di fatto, sbarra la porta alle richieste delle associazioni dei gestori che chiedevano la modifica delle fasce orarie: «Abbiamo concesso 8 mesi di tempo per l’entrata in vigore dei nuovi orari – continua l’assessore – . Sono dispiaciuto che questo tempo non sia stato sfruttato per riorganizzare il sistema. Tutti sono andati avanti come se nulla fosse e l’impatto del regolamento è stato pesante». «La nostra ordinanza è molto simile a decine di altri regolamenti con i quali i Comuni intervengono in una situazione con aspetti quantitativi particolarmente rilevanti e non è un caso che il gioco patologico sia stato incluso nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Le fasce orarie non vogliono impedire il gioco, ma porre alcuni argini e contenere gli effetti dell’eccesso», conclude Panini.
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