Si è trovato per caso a compiere un gesto di umanità, come consuetudine vuole si dovrebbe fare in questi frangenti. Ma il suo altruismo è stato mal visto da chi stava infierendo contro dei poveri clochard indifesi e lui ha avuto la peggio. Calci, pugni e schiaffi sono stati la risposta di una baby gang contro un giovane sulla trentina della Sanità. M. V., residente nel popolare quartiere, si trovava nei pressi di via Toledo giovedì sera. Ennesimo episodio di violenza due giorni fa nel cuore della city, che riaccende i riflettori sull’allarme sicurezza. Erano da poco passate le 23, quando l’attenzione del giovane è stata attirata da un gruppo di ragazzi che si stavano divertendo a infastidire, offendere e aggredire con uova alcuni senza tetto che albergavano sotto la Galleria Umberto. «Una brutta esperienza che mi è capitata l’altro ieri sera verso le 23 sotto i portici della Galleria – racconta M. – in pratica stavo camminando da solo quando all’improvviso ho notato una combriccola di ragazzini di età varie che avevano iniziato ad aggredire alcuni immigrati senza fissa dimora che dormono lì sotto con uova e calci. Anche se ero da solo non ho desistito e ho ho deciso di intervenire. Ma non appena mi sono avvicinato per difendere gli extracomunitari contro di me si è scatenato l’inferno». La banda di giovanissimi delinquenti si è scagliata contro M., lanciandogli dapprima uova, poi spintonandolo e prendendolo a calci e pugni e spingendolo infine lungo le scale che danno su uno dgeli ingressi della Galleria. Una brutta avventura per il giovane, che non voleva fare altro che difendere persone deboli in difficoltà. Ma nonostante quanto stava avvenendo sotto gli occhi di tutti, nessuno è intervenuto in difesa di M., né dei poveri senza tetto che vivono sotto i portici di via Toledo. «Dopo l’aggressione – spiega ancora la vittima – mi sono rialzato e sono andato verso il Gambrinus in piazza Trieste e Trento, cercando una volante della polizia ma non c’era. Ad aiutarmi è stato solo un cittadino srilankese ambulante, che mi ha dato dei fazzolettini. Sul posto intanto erano arrivate le volanti, ma in ritardo. Ho denunciato l’accaduto, ma il problema non è quello che è successo a me bensì il fatto che purtroppo accadrà ancora se non si interverrà, potenziando la presenza delle forze dell’ordine in luoghi che sono a rischio, come la Galleria Umberto, che di sera diventa terra di nessuno».
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