Venti giorni per una risonanza magnetica. E’ la storia di un uomo ricoverato nel reparto di neurologia dell’ospedale San Leonardo. Da Ferragosto attende degli esami per essere dimesso, ma in tutta l’Asl Napoli 3 non c’è una risonanza magnetica, nemmeno a pagarla. Una triste storia di mala sanità, purtroppo quotidiana, che non fa altro che far lievitare i costi di gestione. Un ricovero che sarebbe durato pochi giorni soltanto se l’uomo fosse stato sottoposto agli esami del caso nello stesso ospedale o in qualche nosocomio del comprensorio. E invece da venti giorni è costretto a vivere in una corsia in attesa di essere “congedato” soltanto dopo aver effettuato la risonanza. Forse oggi sarà il suo giorno fortunato, ironicamente parlando. Perché finalmente da Battipaglia, provincia di Salerno, è arrivata la disponibilità ad effettuare tali esami. Risonanza che in questi casi non può essere effettuata presso centri privati, ma solo in strutture pubbliche ai fini della chiusura della cartella clinica. Strano ma vero. Così si costringe a ricorrere alla sanità privata.La denuncia arriva anche dai sindacati. E’ Matteo Vitagliano, responsabile dell’area torrese-stabiese della Cisl, a lanciare un appello alle istituzioni: «Questo vuol dire che chi non può permettersi la sanità privata deve restare per venti giorni in un’ospedale in attesa degli esami – dice il sindacali-sta – Quello che è successo è di una gravità tale da mettere in cattiva luce i tanti bravi medici che ci sono al San Leonardo. Io mi rivolgo a loro, anche attraverso un appello, di alzare la voce e farsi sentire dalle istituzioni. Non è possibile: siamo nel 2016 e un ospedale è senza una risonanza magnetica. Ma c’è di più, non è disponibile in tutta l’Asl Napoli 3». Da qui l’appello alla politica del sindacalista della Cisl: «Mi rivolgo anche e sopratutto ai sindaci, le massime autorità in campo sanitario sul territorio. Dico a loro di sensibilizzare i vertici regionali, perché abbiamo bravi medici ma in assenza di strumentazioni adatte. Così si vanificano tutte le professionalità che abbiamo». Nei prossimi giorni, proprio il consiglio comunale di Castellammare sarà convocato (il 14 settembre) per una seduta qua-si monotematica sui problemi dell’ospedale San Leonardo, in particolare dell’emodinamica. Potrebbe essere l’occasione giusta per sensibilizzare l’Asl e i vertici regionali anche sulle altre emergenze del polo sanitario pubblico stabiese. Anche perché in aula dovrebbe essere presente il direttore genera-le Antonietta Costantini, di recente confermata ai vertici dell’Asl Napoli 3 dal governatore De Luca.
CRONACA
6 settembre 2016
Castellammare. La denuncia: venti giorni per una risonanza magnetica