Un sequestro beni per equivalente per 9 milioni di euro nei confronti di 93 indagati e’ stato disposto dal gip del tribunale di Napoli nell’ambito dell’indagine su una truffa all’Inps e all’Asl Napoli 1 centro per pensioni di invalidita’ false. L’inchiesta e’ partita a settembre 2009 e ha gia’ portato a 580 misure cautelari e a sequestri per equivalente per 34 milioni di euro. Le persone che sono destinatarie del provvedimento sono residenti nel capoluogo campano, nella sua provincia e anche tra l’Avellinese (Sant’Angelo dei Lombardi), Trieste, Porto Sant’Elpidio, Reggio Emilia e Cesena. Capillari riscontri documentali hanno mostrato che quasi nessuno degli indagati, pur godendo di pensione di invalidita’, aveva presentato la relativa domanda al distretto sanitario di appartenenza, ne’ era stato sottoposto a visita medica; era solo arrivata agli uffici competenti documentazione falsa che ha permesso loro di ottenere un punteggio superiore al 74%, il minimo previsto dalla legge. Tra il 2004 e il 2013, la maggior parte degli indagati ha percepito indebitamente 100mila euro circa, ma c’e’ chi e’ arrivato a ottenerne 150mila euro. In qualche caso, visite mediche con esito negativo erano state ‘trasformate’ in accertamenti positivi con falsi verbali. Per la procura, esiste una ‘regia’ unitaria della truffa nella quale sono coinvolti dipendenti della pubblica amministrazione nei cui confronti si e’ proceduto in una tranche di inchiesta diversa. Sigilli a 54 immobili e 4 veicoli.
CRONACA
6 settembre 2016
Falsi invalidi. Truffa a Inps e Asl, sequestrati beni per 9 milioni di euro agli indagati