Salerno. «Bisogna fare più politica e meno antipolitica». Lo ha detto a Salerno il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nell’ambito della tappa campana di Panorama d’Italia. Aggiungendo: «Quando un politico dice “fammi qualsiasi proposta a costo zero”, quella è antipolitica. La politica si fa a saldi di bilancio. Bisogna pensare a quale paese si vuole immaginare e noi di Confindustria vediamo un paese industriale. Possiamo fare scelte utilizzando strumenti selettivi che aiutino la politica economica a crescere. Si assiste ad uno scontro tra la nostra visione politica economica e chi pensa solo a una politica di domanda. In quest’ultimo caso non si risolvono i problemi del Paese e non si risolvono problemi di competitività». «C’è un rallentamento evidente dell’economia. Siamo nella giusta direzione ma dobbiamo dare un’accelerata maggiore. C’è una piccola ripresa in chiave positiva del Pil ma non basta rispetto a quello che abbiamo perso», ha detto il presidente di Confindustria commentando i dati Istat. E sui provvedimenti in campo economico del Governo ha analizzato: «Il Sud deve diventare un laboratorio di sperimentazione della politica economica italiana. Non servono provvedimenti straordinari, servono gli stessi strumenti che sono necessari nel resto del Paese. Certo magari qui serve una dose maggiore. Il rallentamento dell’economia pone due questioni: una italiana e una europea. E se la prima la possiamo risolvere noi e dobbiamo essere veloci, la seconda chiama in causa l’Europa. Il patto di stabilità deve partire dal presupposto della crescita e diventare patto per la crescita e poi per la stabilità, perché la prima è precondizione della seconda». «Si pone ancora di più la questione della politica dell’offerta più che della domanda e siamo preoccupati. – ha quindi spiegato il leader degli industriali italiani – Non vogliamo bonus. Abbiamo deciso di rappresentare gli interessi, non di difenderli».
Boccia poi ha parlato anche di Salerno e dei salernitani: «Hanno un carattere particolare e lo testimonia anche Guido Piovene che nel 1953 scrisse il libro Viaggio in Italia». Quindi ha letto il tratto del testo “Forse vi è nel carattere salernitano una disposizione atavica all’attivismo. Salerno ha lo spirito di città moderna. L’aspetto è quasi settentrionale, e la pulizia quasi svizzera”. «Questa è Salerno – ha concluso Boccia – Noi siamo già nati così. L’ha detto anche Piovene prima che io nascessi. Siamo longobardi per la nostra cultura. Lo testimonia la storia dei nostri avi».