CRONACA
Ombre sull’affare cimitero a Torre Annunziata: indaga l’Antimafia
Giovanna Salvati
Torre del Greco, la villa comunale dei misteri
Alberto Dortucci
Beppe Sannino sapeva, sin dal giorno in cui firmò il contratto con la Salernitana, che questa stagione non sarebbe stata tutta rose e fiori. Anzi. Il trainer di Ottaviano, però, sperava di dover pescare i cartellini dalla pila degli imprevisti più tardi possibile. La traccia segnata era di quelle che facevano ben sperare: i pari con Spezia e Verona avevano fatto credere che a Novara potesse arrivare la svolta. È avvenuto tutto il contrario, invece, al termine di una prestazione che ha aperto le prime, piccole crepe in un progetto che sembrava diverso rispetto a quello dello scorso anno. Questo pomeriggio, nelle porte chiuse del Mary Rosy di Pontecagnano Faiano, partirà l’operazione “scaccia i tormenti”. Ne ha più di qualcuno, Sannino, dopo il match del Piola. E toccherà a lui, con il lavoro del campo, dirimerli e schierare venerdì sera nell’anticipo contro il Vicenza all’Arechi una formazione ben diversa da quella troppo brutta per esser vera vista nell’ultimo turno di campionato.
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