L’ha sognata, l’ha desiderata. Ed eccola tornare. Il Napoli si ripresenta in Champions League a distanza di due anni dall’ultima volta. Era agosto del 2014 quando gli azzurri dissero addio alla prestigiosa competizione europea ai preliminari col Bilbao. Una notte amara sotto la guida del tecnico Benitez e sotto quei fischi assordanti dei tifosi per una prova troppo deludente per essere vera. Questa sera si ritorna a Kiev, in Ucraina, terra da sempre ostile per la squadra partenopea. Ma le certezze sono triplicate per quel Napoli che adesso è più forte anche nella testa e che ha fatto degli automatismi e della fluidità i due ingredienti chiave della propria manovra. Non c’è tempo per pensare all’addio di Higuain, serve ora una prestazione super per iniziare senza sbavature e cancellare quei flop firmati negli anni, come quelli del 2012/13 e del 2014/25 contro il Dnipro. Due sconfitte rimediate in trasferta. Riparte proprio da questo Maurizio Sarri, l’allenatore che ha riportato gli azzurri in Champions dopo due anni di alti e bassi e soprattutto dopo quel rigore sparato alle stelle da Higuain nell’ultima sfida di campionato con la Lazio. Il Napoli contro la Dinamo Kiev – prima gara in programma del gruppo B – deve dimostrare di poter guarire dal mal di trasferta e soprattutto deve dimostrare che può imporsi anche in Europa, dove lo scorso anno ha fallito ai sedicesimi col Villarreal. Sarri vuole che il suo Napoli completi il percorso di crescita e torni ad esultare già da questa sera contro gli ucraini guidati da Rebrov, uno che sfrutta molto gli esterni – Yarmolenko (la stella del club) impiegato a destra, Gusev a sinistra – una sorta di registi offensivi che agiscono dietro a Junior Moares, brasiliano cresciuto nel Santos e già autore di 4 gol in campionato.
Sarri ha studiato notte e giorno il modo di giocare degli ucraini e ha già capito in che modo ostacolarli. La certezza sarà il capitano Marek Hamsik, pronto a guidare ancora il gruppo azzurro a Kiev, dove due anni fa il Napoli vide svanire il sogno di arrivare in finale di Europa League, arrendendosi al Dnipro. Le scelte sembrano fatte, con l’atteso rientro di Mertens a sinistra – tra i più in forma dei calciatori azzurri – e la fiducia ancora nel polacco Milik. Il tecnico toscano punterà poi sul rientro di Allan a centrocampo e su quello di Hysaj in difesa tra il desidero di gloria europea e il pensiero Bologna.