“Mi aveva colpito fin da subito, mi aveva impressionato vedere questo funambolo del calcio con maglie e calzoncini più grandi di lui che metteva nel sacco tutti. Ero sicuro che sarebbe arrivato tra i professionisti, anzi credo possa ambire anche alla serie A”. Luigi Davino, storico ds del Volla club di Eccellenza, non ha dubbi su Mario Marotta, il nuovo idolo dei tifosi della Juve Stabia. Il dirigente è stato lo scopritore dell’esterno offensivo e a Metropolis svela retroscena e curiosità sul numero 10 delle Vespe: “Il presidente Urbano era ed è pazzo di lui, ancora oggi quando parla di Mario dice ‘voglio vedere Messi che sta facendo’. Lo adocchiamo dalla Sarnese dopo che era stato costretto a stare un pò ai box per il lutto che lo aveva colpito (la perdita del padre, ndr). Ricordo che convincemmo il presidente della Sarnese a dargli la lista per venire da noi con 30 felpe in regalo e pensare che adesso è finito nel mirino del Genoa in serie A- continua Davino- Con lui abbiamo passato 4 anni indimenticabili, vincendo due Coppa Italia di Eccellenza. Marotta è un ragazzo davvero eccezionale, una perdona lineare che non ha mai dato problemi nello spogliatoio o fuori dal campo, di per sè già un piccolo miracolo visto quello che accade in queste categorie, la sua tecnica mi ricorda molto quella di Sarno, attuale calciatore del Foggia, anche la sua storia personale è molto diversa. Sta arrivando nel calcio che conta pur partendo dal basso, segno che i campionati di serie D e di Eccellenza sono una vera fucina di talenti, e spero che arrivi presto almeno in serie B”.
Davino ricorda con piacere anche un curioso aneddoto su Mario e soprattutto sulla sua qualità sui calci di fermo, come si è ben visto con il Messina con la punizione che ha regalato il momentaneo pareggio alla formazione di Gaetano Fontana: “Marotta è sempre stato bravissimo su punizioni e calci di rigore. Nel mio piccolo ho un record come pararigori e un giorno Mario mi sfidò sui penalty. Era sicuro di vincere, tanto che mettemmo in palio degli acquisti in vestiario e posso dire con piacere che a casa ho 3-4 magliette che Marotta è stato costretto a comprarmi dopo aver perso la sfida. Ai tifosi della Juve Stabia posso solo dire – conclude il ds del Volla – che non avete visto ancora niente. Quello che Mario ha fatto fino ad adesso è solo l’inizio del suo vasto repertorio. Spero si consacri e che arrivi dove merita di essere”.
Insomma per Davino Marotta è solo all’inizio del suo show e la Juve Stabia non vede l’ora di assistere ad altre prestazioni come quella di mercoledì sera.