Il Napoli continua la sua corsa: tre vittorie nelle ultime tre partite e tre doppiette in stagione per Arek Milik, uno che i gol li sa fare solo due alla volta. Finisce 3-1 contro il Bologna in un San Paolo che contesta De Laurentiis per i prezzi alti e con un presidente che prima la partita vuole uno stadio come un club di tifosi, con solo 20mila posti a disposizione.
Basta poco, un brivido, una ripartenza e soprattutto una dimenticanza: quella di Torosidis che perde Callejon e al 13’ il Napoli già sblocca la partita contro il Bologna. Prende sempre d’infilata la retroguardia del Bologna il Napoli, con la linea difensiva di Donadoni che resta a metà strada e gli esterni, Insigne e Callejon, che si lanciano alle spalle dei difensori: uno spettacolo, sembra tutto troppo facile e forse lo è anche per gli undici in campo in maglia azzurra, che osano, che a tratti osano sfiorando la leziosità. Dopo uno scambio con Koulibaly, Insigne prova il suo colpo migliore, il tiro a giro, ma gli manca qualche centimetro per trovare la gioia personale più grande di questa stagione. Il Napoli perde concentrazione, cerca di giocare sempre sul velluto e un tiro di Hamsik da 35 metri, del tutto inutile, ne è la dimostrazione.
Si va all’intervallo con l’1-0 per il Napoli che non riesce a raddoppiare più per sua colpa che per la capacità del Bologna. E allora ecco che accade l’imponderabile, quando il coraggioso Verdi, pupillo di Sarri, dai 25 metri laica partire un bolide che Reina non vede e ovviamente non para per l’1-1. La scossa la dà l’ingresso di Milik, imbeccato da Hamsik e capace di battere Da Costa con un pallonetto straordinario per il 2-1. Insigne ha il tempo di fallire il terzo gol da pochi passi su cross di uno scatenato Allan, anche lui entrato da pochi minuti. Milik, invece, non fallisce e con una botta dalla distanza segna il 3-1.