Dovrebbero arrivare lunedi’ le prime anticipazioni del libro dell’ex braccio destro di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che gia’ fanno tremare il M5s. Marco Canestrari, ex collaboratore della Casaleggio associati, ha infatti mandato alle stampe un libro che promette rivelazioni che potrebbero apparire imbarazzanti per il Movimento. “Come e’ stato ucciso il Movimento 5 Stelle: tutta la verita’” e’ infatti il titolo del libro-bomba che preannuncia ‘scoop’ sulla storia della nascita del direttorio, sui rapporti tra i diversi esponenti del Movimento, e di quelli tra Grillo, la Casaleggio associati e il direttorio. Alcune pillole di quello che verra’ rivelato sono gia’ state rese pubbliche, anche via Facebook: “Il gruppo parlamentare non e’ all’altezza” avrebbe detto, ad esempio secondo la testimonianza di Canestrari, Gianroberto Casaleggio quando i 5 Stelle misero per la prima volta piede in Parlamento nel 2013. Nel libro pare ce ne sia per tutti: “Una formica non deve sapere come funziona il formicaio” avrebbe a sua volta affermato Davide Casaleggio, sempre stando a Canestrari che afferma di avere contezza anche di una frase pronunciata in occasione di un’assemblea dal deputato Riccardo Nuti, da tempo un po’ oscurato da altri suoi colleghi, all’indirizzo di Di Maio: “Luigi, io non ti riconosco piu'”. L’orecchio di Canestrari sarebbe arrivato anche dentro la riunione con gli eletti 5 Stelle alle prese, ad inizio legislatura, con le regole per la restituzione dello stipendio: “Avete ragione: 2500 euro per fare questa vita di merda a Roma sono troppo pochi” avrebbe detto Beppe Grillo. Di Di Battista emerge, in queste prime pillole di rivelazioni, un piccolo peccato di omissione (“E Gianroberto cosa ne pensa?” gli avrebbero chiesto in una riunione. E lui, abbassando lo sguardo, rispose: “Non gliene abbiamo ancora parlato…”) mentre e’ esplicita la lamentela della senatrice Barbara Lezzi che avrebbe protestato: “Bisogna allargare il direttorio”. Proprio l’argomento direttorio, si dice, sarebbe quello che sembra riservare la maggiore aspettativa. Di recente, in occasione di un’intervista a Radio Radicale, Canestrari ha sostenuto la tesi secondo la quale “con il direttorio inizia sgretolarsi la struttura del Movimento: viene meno il principio M5s per il quale non ci sono leader. E di li’ si innesca il principio di conservazione del potere”. Secondo Canestrari “l’errore non fu di Casaleggio che si era opposto” ma la conseguenza e’ che, da allora “i tre soggetti che gestiscono il Movimento sono in lotta tra di loro. Anche se non lo ammettono”. I tre elementi sono: Grillo, l’azienda e il direttorio e “ognuno di loro ha interessi e finalita’ diverse”. Per questo, conclude “il Movimento non c’e’ piu'”.
politica
18 settembre 2016
“Come è stato ucciso il M5S”, arriva il libro con le rivelazioni shock