Se l’uno ha voluto omaggiare il santo ritornando alle origini e all’antica ricetta, l’altro ne ha voluto sottolineare il forte legame simbolico con la città. Così rispettivamente Leopoldo Infante e il Gran Caffè Gambrinus hanno creato un dolce (nella foto) dedicato a San Gennaro nel giorno della sua festività. Nel caso del Gambrinus Massimiliano Rosati ne è l’ideatore, mentre il maestro pasticciere Stefano Avellano, l’ha materialmente realizzato. Gli ingredienti principali sono: il rivestimento esterno della sfogliatella, Pan di Spagna bagnato con maraschino, crema pasticcera e amarene. Una golosità che potranno assaggiare napoletani e turisti in visita in città. Non tutti sanno però che nel giorno di San Gennaro, il 19 settembre, le suore dell’omonimo ospedale al Rione Sanità distribuivano ai malati “’o dolce ‘e San Gennaro”, una sorta di biscotto all’uovo e al limone. Quello di cui Leopoldo Infante ha rintracciato la storia, ha recuperato la ricetta originale e l’ha riprodotta nei suoi laboratori di pasticceria. Il risultato è una doppia proposta: il biscotto al limone, versione ortodossa e autentica secondo la ricetta delle suore, realizzato con uova, zucchero, farina e cannella e una variante più contemporanea che lui ha chiamato “Gennarino”, che si potrà degustare e acquistare nelle pasticcerie Leopoldo a pois di Napoli. La variante “Gennarino” prevede la sola aggiunta di marmellata di ciliegie campane e un guizzo di rosso che richiama il prodigio dello scioglimento del sangue.
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