Quella data è ancora impressa nei ricordi dei tifosi del Napoli. Era il 31 maggio del 2015 quando Higuain al San Paolo sparò alle stelle il rigore che valeva l’accesso alla Champions League, regalando alla Lazio la vittoria e il pass per la competizione più prestigiosa d’Europa. Un ko che generò una serie di polemiche e di tensioni all’esterno dell’impianto di Fuorigrotta, con tanto di aggressione al Pipita. Ma è altrettanto vero che dalle rovine si rinasce. E il Napoli lo sa bene. Sì, perché quella è stata l’ultima sconfitta rimediata in casa dalla squadra azzurra. La svolta è arrivata con l’addio di Benitez e l’approdo di Sarri sotto il Vesuvio. Il San Paolo è diventato un fortino inespugnabile da quando in panchina siede il toscano, l’uomo che ha saputo ristabilire il fattore campo. Nel dettaglio, nelle ultime 21 sfide giocate in casa, gli azzurri hanno totalizzato 18 vittorie e 3 pareggi. Un ruolino di marcia che in Europa quasi nessuno ha saputo assicurare. Soltanto il Borussia Dortmund ha mantenuto il passo del Napoli. In Italia, ad esempio, nessuna squadra è riuscita a chiudere il campionato da imbattuta nella scorsa stagione. Nemmeno la Juventus dei record e dei cinque campionati di fila vinti. In Europa vale lo stesso per big come Real Madrid o Barcellona, o ancora come Paris Saint Germain o il Leicester dei miracoli.
Insomma, il Napoli di Maurizio Sarri è una macchina da guerra nel suo fortino, in quel San Paolo che un tempo – con Rafa Benitez in panchina – è stato violato anche dalle squadre medio-piccole del campionato. Il tecnico ha superato le 14 vittorie ottenute da Mazzarri nel 2012/13 a Fuorigrotta, così come Albertino Bigon che nel 1989/90 ottenne 16 vittorie ed un pareggio nelle 17 partite giocate nell’impianto napoletano in quella stagione.