Il gioco non c’è ancora, non quello desiderato o atteso. Ma è comparso alla grande il carattere, riuscendo a fare della Cavese edizione Aversa Normanna un mix di personalità e applicazione. Riuscire a portarsi avanti nel punteggio con l’uomo in meno non è stata impresa da poco. Anzi va dato atto e merito a Di Deo e soci d’aver compiuto una piccola impresa. L’espulsione di D’Anna poteva danneggiare tutto e tutti. Invece la squadra ha reagito alla grande. Ora occorrerà la conferma immediata della traccia positiva e del successo ottenuto davanti al pubblico amico (ed esigente) dello stadio Lamberti. A Longo la facoltà di sciogliere alcuni dubbi, in primis la collocazione degli under dalla cintola in su, col dilemma tra centrocampo e attacco, insomma l’Armenise-Bellante che dir si voglia. Intanto ci sono tre punti, merce che aiuta a prendere decisioni e a migliorarsi. E magari frenare sul nascere quei “misunderstanding” che ci sono in questo momento fra squadra, società e pubblico: le parole di Longo sono un messaggio, i risultati aiuteranno a riparare tutto.
SPORT
20 settembre 2016
La Cavese mostra gli artigli per combattere lo scetticismo