«Tutti sono utili, nessuno è indispensabile». La massima di Beppe Sannino è riecheggiata fortissimo nel ventre del “Manuzzi”. Suonado come un avvertimento per Massimo Coda e Alfredo Donnarumma.
I “gemelli del gol” della passata stagione – 30 reti in due – in Romagna sono rimasti a guardare i compagni dalla panchina per l’intera durata del match. Un turn-over legato ai troppi impegni ravvicinati (tre gare in otto giorni) dietro cui potrebbe celarsi anche la volontà di lanciare un segnale ai due attaccanti che, fin qui, hanno reso al di sotto delle aspettative. «Ho grandissima stima di loro due. Ma bisogna capire che quel che è stato fatto negli anni scorsi non conta. Devo far giocare chi fornisce più garanzie», aveva rincarato la dose l’allenatore della Salernitana in sala stampa. Come a voler dire: la raffica di reti segnate nello scorso campionato non garantisce la certezza di una maglia da titolare. Vietato, dunque, cullarsi sugli allori e sentirsi intoccabile nell’undici base.
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