Servirà ancora un’udienza, quella del prossimo 30 settembre, per capire se i 14 assenteisti dell’ospedale Ruggi di Salerno devono affrontare un processo per truffa allo Stato e violazione del decreto Brunetta. Al centro della discussione di ieri davanti al giudice delle udienze preliminari Pietro Indinnimeo, la posizione della caposala Elena D’Ambrosio- difesa dall’avvocato Michele Sarno-, che fu fotografata dai militari della Guardia di Finanza mentre era in spiaggia anzichè trovarsi sul posto di lavoro nonostante avesse timbrato il cartellino delle presenze. «Non era obbligata a smarcare il badge in quanto occupava una posizione organizzativa nell’azienda ospedaliera Universitaria salernitana». A supporto delle parole del difensore di Elena D’Ambrosio, sarebbe stata depositata al giudice anche una lettera della stessa struttura sanitaria (parte civile nel procedimento) nella quale la tesi di Michele Sarno troverebbe “sponda” per il suo ragionamento. Sul banco degli imputati ci sono infermieri, ausiliari e caposala. A rischiare il processo, sono Carmine De Chiaro di Mercato San Severino, Santo Pepe di Salerno, Elena D’Ambrosio di Salerno, Marisa Palo di Montecorvivo Pugliano, Vincenzo Califano di Nocera Inferiore, Carmela Di Paolo di Salerno, Ciro Cuciniello di Salerno, Luisa Gargano di Salerno, Enrico Severino di Salerno, Francesco Fasano di Salerno, Antonio Criscuolo di Salerno, Lucia Grillo di Salerno,Raffaele Aulicino di Marsico Nuovo e Giovanni Caputo di Salerno.
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