“Con una perizia cosi’ ora sappiamo che finalmente abbiamo ottime possibilita’ di vedere processati gli indagati per omicidio preterintenzionale. Con buona pace dei medici e degli infermieri che vengono continuamente assolti”. Lo scrive Ilaria Cucchi, commentando, con un post su Facebook, le conclusioni dei periti Francesco Introna, Franco Dammacco, Cosma Andreula e Vincenzo D’Angelo, nominati dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta-bis sulla morte di suo fratello Stefano, che vede indagati 5 carabinieri. “Non e’ il giurista Introna a definire il nesso causale – continua Ilaria Cucchi – ma saranno i magistrati della procura ed i giudici. E’ evidente che se Stefano fosse morto di epilessia, come ipotizzato nella perizia, secondo quanto dicono gli stessi periti cio’ sarebbe stato possibile in funzione delle condizioni fortemente debilitate dalla sua magrezza e dalle lesioni subite nel pestaggio. Gli unici dati oggettivi scientifici che la perizia riconosce sono: il riconoscimento della duplice frattura della colonna e del globo vescicale che ha fermato il cuore”.
CRONACA
4 ottobre 2016
Cucchi bis, nuova perizia: “Morte improvvisa per epilessia nessun nesso con le lesioni”