Il brivido che riempie il cuore, e rinfranca l’anima, è un videomessaggio di Armandino, il baby-ultrà della Salernitana che un anno e mezzo fa sconfisse un tumore facendosi forte dell’affetto e dell’aiuto del popolo granata. «Forza Francesco! Ci sarò anch’io a tifare per te». In quelle parole accompagnate da un sorriso che incanta c’è l’essenza d’una lotta ch’è l’apoteosi della speranza, un inno alla vita che restituisce al calcio il suo valore più autentico, alla faccia degli stereotipi e della demagogia che a volte lo rendono insopportabile.
Alle otto di stasera, all’Arechi, il cuore buono di Salerno batterà all’unisono. Sul campo rotolerà un pallone che sarà soltanto un mezzo per raggiungere il più nobile dei fini. Non il gol, che stavolta fregherà a nessuno, ma il sostegno a un bambino d’appena quattordici mesi che combatte sin dalla nascita con una tremenda malattia alle vie biliari. È in attesa di trapianto al fegato, il piccolo Francesco, e per aiutare la sua famiglia gli ultras della Curva Sud Siberiano hanno indetto un evento raro, forse unico. Scenderanno sul prato dello stadio con il nome da principe assieme alla Salernitana. Mischiando le squadre. I calciatori e chi ogni settimana li incita dagli spalti.
Il calcio è un pretesto, la missione “vitale”. La “Partita del Cuore” di oggi, fischio d’inizio alle ore 20, servirà a raccogliere fondi per il bimbo, per permettere al papà Vincenzo e alla madre Simona di coprire le spese di soggiorno a Torino, la meta della speranza. In poco più d’un anno di vita, Francesco ha trascorso almeno la metà dei suoi giorni in giro per gli ospedali. L’intervento che l’aspetta alle Molinette, in Piemonte, è l’ancora di salvezza.
Il popolo granata ha raccolto la sfida. E l’ha fatta propria. La Salernitana ha seguito la scia. Gruppi ultras e società del cavalluccio marino, stasera, distribuiranno dei gadget all’interno della Curva Sud, dove l’ingresso sarà gratuito per assistere al match tra le due formazioni miste, che saranno guidate sulle panchine dal tecnico Beppe Sannino e dal team manager Sasà Avallone. Ogni tifoso potrà donare spontaneamente una somma da devolvere al baby-supporter del quartiere Matierno. «È un invito fatto con il cuore, tutti all’Arechi», l’appello della torcida affidato alla voce-guide Mino Caputo, nella stessa serata in cui anche il Brescia, per iniziativa degli ultras della Curva Nord, giocherà un test match a Boario Terme con incasso destinato alla medesima causa.
Francesco ieri ha festeggiato il suo onomastico. E in migliaia, oggi, gli confezioneranno un regalo speciale. Tutti a tifare per lui. Proprio come accadde per Armandino, che soffrì a denti stretti prima di coronare la sua vittoria, festeggiandola sui gradoni dell’Arechi, tra quegli amici che per primi si strinsero forte attorno a lui, accompagnandolo in “battaglia”. Stesso posto, stessa missione. Ora la Sud Siberiano ci riprova. Partite così, in cui si lotta col cuore, la gente di Salerno non le perde mai…