Romolo Ridosso continua a parlare e a svelare gli equilibri politici ed economici di Scafati. Il pentito e ultimo capo-cosca del clan egemone in città, rinchiuso nel carcere di Benevento, ha spiegato al Pm Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta Antimafia iniziata oltre un anno, non solo il presunto sistema attuato durante le campagne elettorali del 2013 e del 2015. “Romoletto” infatti è andato oltre, raccontando anche i rapporti che sussistono tra l’attuale amministrazione comunale e determinate imprese operanti in città. Particolare rilievo ha assunto il legame tra la politica e le aziende operanti nel settore funerario. “La seconda impresa di pompe funebri che opera a Scafati fa capo agli Aquino-Annunziata ed è stata favorita per tale nomina dal sindaco Aliberti che ha favorito i “Mezzanotte” e scavalcato la ditta che aveva rapporti con me e con mio fratello”, ha detto Ridosso. Il collaboratore di giustizia parla di una nomina, su cui per ora vige il riserbo più assoluto e che vede indagare l’Antimafia in maniera incessante. “Ciò è avvenuto nel 2010-2011. Ritengono che gli Aquino-Annunziata abbiano poi ricompensato a modo loro il sindaco Aliberti. E’ la stessa ditta che fa capo al figlio di Matrone, a Vincenzo Nappo”.
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