Le immagini ritratte dagli studenti su quei fogli a mala pena si riuscivano a riconoscere, dati gli strappi. Così per i registri di classe, che bidelli e insegnanti hanno trovato sparpagliati a terra negli uffici e nei corridoi. Ma a spingere il personale a chiamare subito le forze dell’ordine sono stati soprattutto gli idranti rovesciati sul pavimento, che hanno allagato la scuola facendo temere il peggio. Nel mirino dei vandali stavolta è finito il liceo artistico “Boccioni-Palizzi” di vai Terracina. Il raid si sarebbe consumato nella notte tra domenica e lunedì, stando alle prime ricostruzioni dei fatti. Ma andiamo per ordine e vediamo come e quando è stata compiuta l’amara scoperta nell’istituto diretto da Giuseppe Lattanzi. Erano circa le 8, quando nella sede che si trova di fronte all’ospedale San Paolo sono entrati bidelli e docenti. Il personale Ata, accompagnato dal vice preside, si è accorto che i pavimenti erano allagati. In un primo momento si è pensato alla pioggia delle notti scorse, ma dopo poco ci si è resi conto che qualcuno si era infiltrato nell’edificio, rompendo il piccolo lucchetto del cancello adiacente e spingendosi fin dentro le aule, per poi allagarle con le pompe antincendio prese nei corridoi. Come se non bastasse anche i disegni affissi accanto all’aula professori erano strappati e sparsi sul pavimento, come i registri di classe. Sul posto sono arrivati gli agenti del locale commissariato di polizia e i vigili del fuoco, poiché si è temuto che l’acqua fosse arrivata alle fondamenta. Sospese dunque, in via temporanea, ieri e oggi le lezioni. Un raid, quello avvenuto al “Boccioni-Palizzi”, che fa riflettere, dato che l’istituto sarebbe dotato di telecamere. Non si esclude, infatti, tra le ipotesi che chi ha commesso il raid sia stato favorito da una “mano interna”.
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