Inseguendo la prima volta. Ché per diventar “grande” davvero, e dimostrare a se stessa e al campionato che la vittoria sul Benevento – molto più schiacciante di quel che abbia detto il risultato – non sia stata vana gloria, ora la Salernitana deve battere un colpo lontano da casa. È la vigilia della trasferta di Brescia, e Giuseppe Sannino, anticipando di ventiquattr’ore il video pre-gara proprio come fatto nella settimana che ha preceduto il derby (se è per scaramanzia l’avranno detto sottovoce), invoca il “filotto” senza far troppa filosofia. «È ancora più difficile, la partita che ci aspetta, perché dobbiamo mantenere il passo, cercare la continuità che ci è mancata finora. Trovare due, tre, quattro risultati utili consecutivi ci permetterebbe di non vivere sempre con questa spada di Damocle sulla testa. Sarebbe importante», le parole del tecnico granata al canale web di bandiera.
Perché il successo sui sanniti è un’onda lunga da cavalcare, però senza smarrire attenzione e tensione che son state le chiavi d’un’interpretazione perfetta (almeno per 45’), d’un approccio feroce, d’una prova di forza e personalità. «Per ora il campo dice che il Brescia è davanti a noi in classifica, dunque bisognerà fare molto più di quanto fatto finora», ammonisce Sannino riportando il cavalluccio marino sulla Terra, se mai qualcuno si fosse spinto un po’ oltre con il pensiero. «Affrontiamo una squadra giovane, che gioca sull’entusiasmo, sulla corsa, sulla voglia d’arrivare, e ch’è guidata da un allenatore deciso a dimostrare quel che non s’è detto di lui l’anno scorso al Milan», continua, tessendo l’elogio della Leonessa e del suo trainer Christian Brocchi
Insomma, tutto giusto e tutto prevedibile. Però mettendoci sempre un po’ del suo. Nel tono, nella dialettica, nel peso motivazionale. «Bisognerà saper leggere la partita. Andremo a Brescia per fare risultato, ancora più vogliosi. Con la cattiveria che ci ha portati a vincere un derby importante, anche per i tifosi. Ci sarà tanta gente a seguirci pure in Lombardia: faranno tanti chilometri, vogliamo dargli soddisfazione». E guai a pensare che quei tre punti di platino conquistati all’Arechi siano per Sannino la meta d’ogni certezza. «La Salernitana deve confermare quanto fatto vedere contro il Benevento. Domenica scorsa i miei ragazzi hanno disputato un’ottima gara, ma io guardo sempre la settimana d’allenamento per capire quali sono gli uomini migliori da mandar dentro».
È il passaggio che, neppure troppo implicitamente, anticipa novità di formazione, qualcuna scontata (il rientro del recuperato Odjer), altre possibili e più complesse (la probabile rinuncia a Rosina dal 1’). Inseguendo la prima volta…